
Pubblichiamo in questa pagina gli auguri di Buona Pasqua unitamente al bilancio economico dell’anno 2022 ed agli orari delle celebrazioni nella Settimana Santa, che potrete trovare nel file allegato a fine pagina.
Carissimi fratelli e sorelle nel Signore, Buona Pasqua!
Un caro amico sacerdote che ormai da anni accompagna gruppi in Terra Santa – meglio si potrebbe dire nella Terra del Santo, poichè lì Gesù è nato, morto e risorto – ama dire – preparando i pellegrini – che il senso ultimo di chi vive questa esperienza è giungere, dopo lunghe tappe e non poca attesa, ad un luogo “vuoto”, cioè alla tomba del Signore che a Gerusalemme, città simbolo dell’incontro tra molti popoli e della pace sperata, non c’è, non è presente, dice il Vangelo “Non è qui, è risorto” (Lc 24,6).
E’ interessante e provocante questa prospettiva, quest’idea e consapevolezza, soprattutto rispetto a come oggi gli uomini e le donne del nostro tempo pensano e interpretano la vita, che per loro – forse anche per tanti di noi – vale nella misura in cui è piena di cose, di impegni, di relazioni, di parole, di idee e punti di vista così diversi e strampalati che alla fine non si capisce più nulla. Oggi vale tutto e perciò non vale niente, con il rischio e la frustrazione permanente che la morte abbia un posto d’onore alla nostra tavola e non invece la vita di cui la Pasqua – essa viene infatti a primavera – è immagine e rimando, senso e compimento, pienezza e gioia.
Ripartire quindi dai nostri sepolcri vuoti è urgente!
Essi sono i nostri desideri più nascosti, le nostre aspirazioni ancora da realizzare, alcune ferite e delusioni, certe relazioni incrinate ma che si possono raddrizzare con un po’ di buona volontà, la voglia di perdono e di fraternità.
Nella prospettiva pasquale il sepolcro, i nostri sepolcri, sono già stati abitati dal Signore. Egli prima di noi ci è passato, è stato lì, s’è fermato alcuni istanti, in noi ha riposato, in noi ha atteso la forza della luce.
Che grande consolazione sapere che Dio in Gesù è stato da me, da noi!
La Pasqua che vogliamo celebrare nuovamente nel ricordo dei fatti avvenuti a Gerusalemme e dintorni è l’occasione per prendere contatto con il senso di vuoto e di non senso che è presente nel nostro cuore, anche se facciamo finta che non sia così. E’ tempo per iniziare a cambiare decisamente prospettiva e, partendo dalla consapevolezza che Gesù è stato nel nostro sepolcro che ha fatto suo, slanciarci come lui fuori da esso, con un atteggiamento di annuncio missionario che è l’unica via che può “rendere ragione della speranza che è in noi” (1 Pt 3,15), è ciò che può dare nuovo impulso alla vita della Chiesa e delle sue forme, mutevoli nel tempo ma che partono sempre e solo da quel sepolcro vuoto. Esso rimane il centro del mondo; è ciascuno di noi per il battesimo che abbiamo ricevuto; è la nostra comunità con i suoi progetti bellissimi e ambiziosi; è il desiderio di pace universale e di bene comune da condividere e realizzare insieme nei prossimi tempi.
Questo l’augurio mio personale e della nostra comunità parrocchiale a ciascuno di voi. Con un grazie se vorrete – attraverso la busta che avete tra le mani – contribuire anche così a riempire di bene la vostra parrocchia.
don Giuseppe Cavallini, parroco